Riccardo: da Milano a Dubai in un giro di ruota
27 Settembre 2021

Riccardo Denaro è senior associate della practice Societario/M&A di BonelliErede

Come sei arrivato a Dubai?

Sono nato a Palermo nel 1987. Mi sono trasferito a Milano nel 2000, lì ho frequentato l’Università Bocconi dove mi sono laureato in Giurisprudenza e proprio nel settembre di 8 anni fa è iniziata la mia avventura in BonelliErede.

Nel 2017 ho avuto l’opportunità di vivere una esperienza in secondment presso la sede di Barcellona dello studio Uría Menéndez, uno dei più importanti studi spagnoli e dell’America latina, parte del Best Friends Network di BonelliErede. È stato il primo passo verso il percorso di internazionalizzazione che sta caratterizzando la mia carriera professionale. Al termine del  secondment, infatti, sono rimasto a Milano solo pochi mesi – quasi di passaggio – perché è nell’ottobre del 2018 che è iniziata la mia avventura a Dubai e nel Medio Oriente.

L’idea era inizialmente quella di rimanere a Dubai per tre o quattro mesi – giusto il tempo di avviare un nuovo progetto nell’area con un potenziale cliente – poi le opportunità di business per lo studio si sono fortunatamente moltiplicate…e 3 mesi sono diventati 3 anni.

Quali sono le tue principali attività? 

La risposta veloce è che mi occupo di corporate law (diritto commerciale e societario, per chi è meno amante degli anglicismi) e operazioni straordinarie quali fusioni e acquisizioni.

In realtà, uno dei grandi stimoli che mi offre il nostro ufficio di Dubai è la possibilità di svolgere la mia professione con un approccio fortemente “management and business oriented”. Vivere la fase di start-up della nostra sede qui a Dubai mi ha, infatti, permesso e mi permette non solo di ampliare il set delle mie skills legali in un contesto giuridico in continua evoluzione ma anche di sviluppare una certa sensibilità commerciale rispetto al mercato e alle esigenze dei nostri clienti.

Appena finisco con riunioni e contratti, mi dedico alla mia più grande passione che è lo sport. Sono sempre stato un grande amante e praticante dello sport. Dal giorno in cui sono entrato in BonelliErede faccio parte della squadra di calcio dello studio con la quale, insieme ai miei colleghi negli anni in studio a Milano, ci siamo tolti tante soddisfazioni e vissuto esperienze di aggregazione bellissime. Arrivato a Dubai, però, Marco De Leo – managing partner della sede – mi ha fatto scoprire il mondo del triathlon (del quale lui è ormai un veterano), che in quest’area è molto praticato grazie alle temperature favorevoli anche d’inverno e che rappresenta una ottima opportunità di networking e di incontro.

Ciò che più mi amo di questo sport è la sfida continua per superare i propri limiti. L’allenamento è molto impegnativo, anche e soprattutto in termini di tempo, ma la soddisfazione di raggiungere risultati che (forse) non credevi possibili è impagabile e ti porta inevitabilmente ad alzare giorno dopo giorno l’asticella. Nel 2020 ho completato il mio primo Ironman 70.3, un traguardo che è subito diventato un punto di partenza. In questo modo la voglia di pormi obiettivi sempre più sfidanti è diventata una mentalità che riesco naturalmente a portare con me anche nella mia vita professionale e non solo sportiva. 

Quanto è stato importante viaggiare nella tua vita?

Il viaggio è stato una cifra distintiva della mia vita sin da quando ho lasciato la Sicilia per trasferirmi a Milano. Durante il periodo universitario ho vissuto per quasi un anno negli Stati Uniti, poi la Spagna e ora gli Emirati Arabi Uniti.

Ho sempre viaggiato molto non solo per studio e per lavoro, ma anche e soprattutto per piacere. Non ho mai tenuto il conto dei paesi che ho visitato ma il più grande insegnamento che ho tratto dai miei viaggi è il valore della diversità intesa come incontro fra le culture e contaminazione (nel senso più nobile del termine ovviamente) fra di esse. A tal proposito, non c’è dubbio che, fra tante città nel mondo, Dubai sia una di quelle che raccoglie una moltitudine sociale e culturale che la rende un melting-pot di persone incredibile e in continua evoluzione.

Negli ultimi tre anni questa città mi ha accompagnato in un percorso di crescita non solo professionale ma anche personale. Ho imparato molto dalle diverse persone che ho conosciuto e, come spesso succede quando si è lontani da casa, questo mi ha insegnato a dar valore alle mie radici italiane (e siciliane). Tant’è che, proprio durante la pandemia, in un periodo di lontananza forzata, ho deciso di affiancare, in veste di sponsor, due miei carissimi amici in una nuova avventura che, attraverso una nuova realtà imprenditoriale, mira a promuovere l’eccellenza di quel made in Italy che tutto il mondo ci ammira.

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