Arianna Colombo è Senior Counsel della practice di diritto del lavoro
Sei in BonelliErede da molto tempo. Come l’hai vista cambiare in questi 20 anni?
Ho iniziato a lavorare in BonelliErede nel 2001. Guardandomi indietro, mi rendo conto di come lo Studio avesse sin da allora le “idee chiare” su cosa volesse diventare e di come avesse già tutti i numeri per crescere sino a divenire la realtà internazionale di oggi. Vi si respirava già un’aria speciale, un mix di energia, impegno, ambizione.
E’ stato bello, poi, veder nascere l’idea di una Corporate Social Responsability, una cosa insolita, all’epoca, per uno studio legale in Italia: è stata una grande soddisfazione far parte sin dall’inizio di questa avventura, tutta a beneficio di bambini e ragazzi, i principali destinatari delle attività di BonelliErede nel sociale.
Hai sempre voluto essere un avvocato giuslavorista?
Ho sempre desiderato diventare avvocato ma il diritto del lavoro è arrivato per caso. Negli anni ho capito che ciò che mi appassiona nel diritto del lavoro è che dietro ogni nuovo caso c’è la storia di qualcuno, una storia in cui bisogna scavare e che occorre indagare, capire ed analizzare.
Amo moltissimo andare in tribunale, i corridoi pieni di persone, di storie, l’atmosfera di attesa di una udienza importante, il tuo cliente che conta su di te, l’adrenalina quando sei davanti al giudice, la soddisfazione quando vedi accolta la tua difesa. Indossare la toga, sì, anche quello mi piace parecchio!
Essere un avvocato giuslavorista in BonelliErede e varcare ogni giorno la soglia dello Studio significa per me essere catapultati in un mondo vivacissimo, dove non esiste la noia, dove ogni giorno ci sono casi nuovi da affrontare, dove lavorano persone che hanno una marcia in più, che non si risparmiano e su cui sai di poter contare quando un caso non ti fa dormire la notte.
E quando non sei un avvocato chi sei?
Nel tempo libero cerco il più possibile di vivere all’aperto. La mia sfida personale è quella del windsurf: uno sport tanto difficile quanto divertente, che cerco – appena posso – di migliorare, godendomi il mare (greco se possibile) e il vento. Se poi posso portare con me la mia cagnolina, Vilas, allora davvero non mi manca nulla!