La Banca centrale egiziana lascia fluttuare la moneta
1 Dicembre 2016

La Banca centrale egiziana ha recentemente lasciato fluttuare la Lira egiziana. Riccardo Bicciato, local partner basato al Cairo, e Omar Meabed, responsabile della practice Corporate/M&A di Kosheri, Rashed & Riad (lo studio partner esclusivo di BonelliErede in Egitto) commentano questa storica decisione.

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In applicazione dell’ultima riforma economica in Egitto, la Banca centrale egiziana ha svalutato la Lira egiziana (EGP) per risolvere i problemi che hanno interessato i tassi di cambio e la domanda e l’offerta di valute estere. Secondo i poteri attribuiti alla Banca centrale dalla legge n. 88 per l’anno 2003 così come modificata dalla legge n. 162 per l’anno 2004 e dalla legge n. 93 per l’anno 2005 e dai relativi regolamenti attuativi, la Banca ha emesso una circolare il 3 novembre 2016 in merito alla libera fluttuazione dei tassi di cambio, che ha portato alla svalutazione della moneta egiziana rispetto ad altre  valute estere. Il risultato immediato è stato il deprezzamento della Lira di quasi il 50 per cento rispetto al Dollaro (USD), prendendo come base il tasso di cambio fisso ufficiale di 8.88 EGP per USD. La Lira è rimasta volatile nelle settimane successive, oscillando tra i 15 e i 18 EGP per USD.

Questa possibilità per le valute estere di fluttuare liberamente rispetto alla Lira (con tassi determinati in base alle forze di mercato) potrebbe finalmente porre fine alla crisi monetaria che ostacolava i flussi di investimento e le importazioni e, allo stesso tempo, favoriva gli scambi di valuta sul mercato nero con prezzi maggiorati fino al 100%.

La libera fluttuazione era un requisito preliminare per ottenere l’approvazione da parte del comitato esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) alla Extended Fund Facility di 12 miliardi di Dollari, richiesta dalle autorità egiziane. Gli altri requisiti già completati comprendono: la promulgazione della legge IVA n. 67 per l’anno 2016 (entrata in vigore l’8 settembre), la legge sul servizio civile n. 81 per l’anno 2016 e i tagli alle sovvenzioni sull’energia elettrica e sui prodotti petroliferi (introdotti rispettivamente l’8 agosto e il 4 novembre). L’approvazione dell’FMI è stata ottenuta l’11 novembre, con una quota iniziale di 2.75 miliardi di Dollari erogata immediatamente per sostenere gli sforzi delle autorità egiziane per reindirizzare l’economia verso la buona strada.

La libera fluttuazione della Lira porterà sicuramente vantaggi a breve, medio e lungo termine che porteranno allo sviluppo economico e a un aumento degli investimenti in Egitto.

In primo luogo, il deprezzamento della Lira rende il mercato egiziano più vincolato. In particolare, la prevedibile diminuzione dei costi domestici di funzionamento e produzione può portare a un incremento degli investimenti diretti esteri sia tramite investimenti per creare nuove aziende sia tramite acquisizioni di aziende esistenti.

In secondo luogo, con gli afflussi attesi di valute estere attraverso gli strumenti finanziari, gli eurobond e gli investimenti diretti esteri, gli investitori potranno nuovamente trasferire i loro profitti all’estero.

In terzo luogo, il significativo calo dei costi accrescerà la competitività dei prodotti egiziani nei mercati internazionali e accrescerà dunque le possibilità di esportazione.

La liberalizzazione del tasso di cambio della Lira rappresenta un momento storico per l’economia egiziana dopo anni di ancoraggio ufficiale che hanno dato vita a carenze sistemiche. Inoltre, la libera fluttuazione della lira pone le basi per un clima più sano per gli investimenti, nel quale gli stranieri possono sviluppare i loro investimenti e generare profitti.