L’Etiopia e la prospettiva del machine learning nell’allevamento
30 Ottobre 2020

Un nuovo strumento di machine learning in fase di sviluppo è destinato ad aiutare l’Etiopia e altri Paesi africani nel settore sempre più strategico dell’allevamento. Permetterà di monitorare le malattie degli animali, principalmente le malattie del bestiame, consentendo di curarli meglio, di prevenire i problemi e di prendere decisioni basate su evidenze statistiche e scientifiche. Gli allevatori avranno così una chance in più per proseguire nella loro attività, già messa a dura prova dai cambiamenti climatici. E potrebbero contare su una base rigorosa di dati ed elementi sulla prevalenza e la mortalità delle malattie negli animali dei Paesi dell’Africa subsahariana.
La notizia è stata data da NewBusinessEthiopia.com, che ha citato Theodora Tsouloufi, ricercatrice di Supporting Evidence-Based Interventions (Sebi) presso l’Università di Edimburgo. Il Sebi sta conducendo una ricerca in collaborazione con l’International Livestock di Addis Abeba (Ilri). “Il meccanismo metterà in primo piano le malattie sotto-studiate e sottovalutate”, ha detto, “nella speranza di consentire a tutti di correre ai ripari”. Grazie a un algoritmo, lo strumento esaminerà database e rapporti veterinari per estrarre dati difficili da ottenere, fornendo approfondimenti su malattie animali specifiche. “Prevediamo che tutto questo possa davvero accelerare il processo di ricerca e di portare risultati in poche ore rispetto ai tre mesi necessari quando le ricerche sono eseguite manualmente”, ha spiegato Theodora Tsouloufi. “All’inizio condivideremo lo strumento con i ricercatori etiopi che studiano la salute degli animali. Ma l’obiettivo finale resta quello di fornire a tutti i responsabili delle decisioni dati migliori, più solidi e più affidabili”.
L’Etiopia è il primo Paese in Africa per numero di bestiame, ma ha dovuto affrontare perdite economiche pesanti a causa di gravi epidemie fra gli animali. Attualmente, il settore rappresenta il 45% del Pil agricolo e questa percentuale è destinata ad aumentare nei decenni a venire. L’allevamento è uno dei settori principali dell’economia etiopica: il Paese produce ogni anno oltre 3,8 miliardi di latte e un milione di tonnellate di carne bovina. Una grossa fetta della popolazione dipende dall’allevamento di bestiame per la propria sopravvivenza. L’allevamento, infatti, genera reddito attraverso la produzione di latte e dei suoi derivati, carne e vendita di animali. La pastorizia si basa su ruminanti gestiti individualmente (non in stalle).
Oggi soltanto poco più della metà dei cittadini etiopi consuma prodotti di origine animale, perché più costosi, e le famiglie più povere preferiscono vendere i propri animali e i derivati piuttosto che consumare i prodotti di origine animale che ricavano. Si stima che la popolazione crescerà dagli attuali 105 milioni di abitanti a 190 milioni nel 2050. Una popolazione più numerosa, sempre più ricca e urbanizzata, richiederà più alimenti di alta qualità, tra cui carne, latte e altri prodotti di origine animale. Ciò contribuirà a una crescita massiccia della domanda nel settore. Il cambiamento nei sistemi di allevamento potrà avere effetti di vasta portata sulla società, fornendo cibo e reddito alla popolazione. E offrirà al Paese una nuova opportunità di crescita.