L’Etiopia e i 7 nuovi aeroporti regionali: lo spazio aereo si allarga
12 Giugno 2018

Si allarga il cielo sopra l’Etiopia. Per sostenere lo sviluppo socio-economico del Paese la Ethiopian Airports Enterprise sta costruendo altri sette aeroporti regionali oltre agli scali già previsti di Hawassa, Semera, Jinka, Bale, Robe e Shire. La notizia è stata annunciata da Endris Argaw, responsabile marketing e sviluppo commerciale della società. Endris ha detto che sono in fase di sviluppo anche Nekemt, Dembi Dolo, Mizan Aman, Metu, Dbremarkos, Yabelo e Negele Borena. La società amministra attualmente 23 aeroporti, quattro dei quali internazionali mentre gli altri 19 gestiscono voli di linea. “Il governo etiope si è impegnato a sviluppare il servizio di trasporto aereo nel Paese e, come risultato, dieci aeroporti regionali sono stati costruiti negli ultimi dieci anni”.
Inoltre, è in dirittura d’arrivo l’ampliamento del terminal passeggeri dell’aeroporto Addis Abeba Bole con un progetto da 363 milioni di dollari. Con la rapida crescita del settore, l’aeroporto internazionale della capitale non riesce a star dietro all’aumento del traffico passeggeri e dei movimenti degli aerei. Secondo Tekle G. Yohannes, amministratore delegato di Ethiopian Ground Services, l’attuale terminal passeggeri, che dovrebbe gestire sei milioni di passeggeri all’anno, ne ospita circa dieci milioni. Per l’economia etiope la carenza di infrastrutture rischia di essere un autogol. “Infrastrutture aeroportuali inadeguate e terminal sovraffollati sono i principali svantaggi competitivi rispetto agli hub di Dubai, Abu Dhabi, Doha e Istanbul”, ha affermato Tekle.
Per avvicinarsi agli standard degli altri scali internazionali della regione, gli aeroporti etiopi stanno ampliando il terminal passeggeri dell’aeroporto internazionale di Addis Abeba Bole. Il progetto prevede l’espansione degli attuali terminal e la costruzione del nuovo VIP Pavilion per gestire circa 22 milioni di passeggeri all’anno. Il progetto vedrà l’area del terminal esistente aumentare da 48.446 a 122.721 metri quadri. Il progetto finora è stato completato al 55% e dovrebbe essere ultimato entro l’anno prossimo. Il nuovo edificio del terminal sarà parzialmente aperto per il servizio a partire da fine giugno.
Intanto la Ethiopian Airlines, dopo essere diventata la prima compagnia aerea africana superando la Egyptair e la South African Airways, ha registrato un altro record: il 7 giugno ha ricevuto il suo aeromobile numero 100, un Boeing 787 Dreamliner. “Questa pietra miliare – ha detto il Ceo di Ethiopian Airlines Tewolde GebreMariam – è la dimostrazione del nostro storico ruolo di leadership dell’aviazione in Africa e una testimonianza dell’implementazione del nostro piano di crescita: Vision 2025. Ethiopian Airlines è stata la prima a usufruire del servizio di jet nel continente nel 1962; ha avuto il primo B767 nel 1984, il primo B777-200LR nel 2010, il primo B777-800 Dreamliner e il cargo B777-200 nel 2012, il primo A350 nel 2016 e il primo B787-9 nel 2017. Ora gestisce 100 dei più moderni e giovani aeromobili, con un’età media inferiore ai cinque anni. La modernizzazione e l’espansione della flotta sono uno dei quattro pilastri fondamentali della nostra road map strategica Vision 2025”.
Oltre all’Etiopia, altri Paesi dell’Africa orientale, tra cui Kenya, Tanzania, Uganda, Ruanda e Burundi, stanno portando avanti progetti di espansione aeroportuale.
Il trasporto aereo è cruciale per lo sviluppo di tutto il continente. Va in questo senso anche il memorandum d’intesa firmato dall’Associazione internazionale per il trasporto aereo (Iata) e l’Associazione africana delle compagnie aeree (AFRAA) in occasione della 74esima assemblea generale annuale che si è tenuta a Sydney a inizio giugno. Lo scopo è quello di aumentare la cooperazione, anche sullo scambio di informazioni e competenze. Secondo Iata, l’industria aeronautica in Africa ha creato 6,8 milioni di posti di lavoro e genera 72,5 miliardi di dollari in attività economiche.