Egitto, la mobilità elettrica si fa strada
5 Febbraio 2020

Il 22 dicembre 2019 un autobus elettrico ha percorso le strade del Cairo. Si è trattato del test sul primo autobus elettrico egiziano. Il veicolo, soprannominato “City Bus”, ha un’autonomia di 200 chilometri con una carica di trenta minuti, ma può essere aggiunta una batteria per prolungarne la durata. Si tratta di uno dei due autobus elettrici che il ministero della Produzione Militare dell’Egitto ha ricevuto dalla casa automobilistica cinese Foton Motor con cui il governo egiziano, nell’aprile del 2019, ha firmato un accordo per la produzione congiunta di duemila autobus elettrici e delle componenti delle stazioni di ricarica in Egitto. La collaborazione, nello specifico, è tra l’Organizzazione nazionale egiziana per la produzione militare (Nomp), il gruppo cinese e la società egiziana Imut. Se la fase pilota avrà esito positivo, verrà chiuso un contratto per l’acquisto di cinquanta autobus elettrici.
Il Cairo L’Egitto accelera sulla mobilità elettrica, che svolgerà un ruolo fondamentale nell’aiutare il Paese a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile del 2030 e nel portare a compimento l’ambizioso piano di riduzione dell’inquinamento atmosferico del 50% entro il 2023.
A ottobre 2019, l’Organizzazione nazionale egiziana per la produzione militare ha firmato un protocollo d’intesa con la società cinese Sse per realizzare stazioni di ricarica per auto elettriche. Lo ha annunciato il Consiglio dei ministri sulla pagina Facebook ufficiale. L’accordo – si legge nella dichiarazione – “fa parte dell’interesse del ministero della Produzione militare per la realizzazione di stazioni di ricarica elettriche e del servizio di riciclaggio delle batterie, all’interno dei piani del Paese di ampliare l’uso delle auto elettriche nel prossimo futuro”.
A fine ottobre il ministro egiziano della produzione militare Mohamed Al-Assar ha dichiarato che l’Organizzazione nazionale egiziana per la produzione militare produrrà anche mini-auto elettriche, in partnership con la società egiziana Imut. Soprannominate E-Motion, le auto potranno essere guidate soltanto nei resort e nei complessi residenziali. Le versioni delle mini-macchine che potranno essere guidate in strada saranno presentate in seguito.
Le prime stazioni di ricarica per veicoli elettrici sono già state introdotte sul mercato. La società privata Revolta Egypt a febbraio del 2019ha inaugurato la numero uno in un’area di rifornimento sull’autostrada Cairo-Suez. Una cinquantina sarà installata in altre stazioni di servizio e nelle principali città del Paese, sostenendo così la spinta del Paese verso l’e-mobility.
Ma per essere autonomo il Paese ha bisogno di sviluppare un’industria con competenze interne. Crescere ingegneri specializzati nelle tecnologie pulite è lo scopo dell’Electric Vehicle Rally (Ever), competizione sull’efficienza energetica che offre ai giovani l’opportunità di sfidarsi e di valutare le proprie capacità tecniche e creative nel progettare, costruire e sviluppare un concetto di veicolo elettrico urbano. La missione principale di questo concorso è quella di stimolare laureati in ingegneria ad acquisire le conoscenze, le competenze multidisciplinari e l’esperienza necessarie nella progettazione, produzione e gestione di veicoli elettrici affinché l’Egitto possa avere risorse umane preparate per creare un’industria nazionale. La competizione è arrivata alla seconda edizione. Il rally di prototipi si è svolto a novembre del 2019 nella nuova capitale amministrativa, dopo un programma di otto mesi durante il quale i team hanno sviluppato un veicolo elettrico partendo da zero. L’evento, a cui hanno partecipato 270 studenti egiziani in rappresentanza di quindici squadre universitarie, ha offerto ai concorrenti l’opportunità di mostrare le prestazioni dei veicoli che hanno concepito e prodotto in termini di efficienza, velocità, prestazioni e resistenza.