Egitto, la BEI offre 1,2 miliardi per la metro del Cairo
18 Settembre 2019

È stata la prima metropolitana dell’Africa. E dal 1987, anno dell’inaugurazione, la metro del Cairo ne ha fatta di strada. Partita con la Linea 1 Marg-Helwan lunga circa 44 chilometri, oggi la rete conta altre due linee: la due va da Shubra a Giza, mentre la terza linea, ancora da completare, va da Attaba a el Shams Club passando da Heliopolis square. La quarta parte della linea tre, la prima a collegare il Cairo est a ovest, è prevista in esercizio per aprile 2020. Il ministro dei trasporti egiziano Kamel al-Wazir ha dichiarato che i lavori per la quarta fase della terza linea della metropolitana del Cairo dovrebbero essere completati entro aprile 2020 e che la stazione di Heliopolis dovrebbe essere inaugurata nell’ottobre 2019. La Linea 4 è già in costruzione.
La metro è ormai diventata il mezzo di trasporto pubblico principale. Il portavoce della Egyptian Company for Metro Management and Operations (ECM), Ahmed Abdel-Hadi, ha annunciato che 4,2 milioni di persone usano la metropolitana ogni giorno: due milioni usano la linea uno; 1,5 milioni la linea due e 700mila la linea tre.
Ma per essere davvero competitiva, la capitale egiziana ha bisogno di una rete più estesa e di un servizio moderno ed efficiente. Sono i motivi per cui la Bei (Banca europei per gli investimenti) sta continuando a finanziare l’infrastruttura. Il passo più recente è un finanziamento da 1,2 miliardi di euro offerto per l’ammodernamento della Linea 2.
L’ammodernamento della Linea 1 è suddiviso in due fasi. La prima fase è già partita grazie alla firma ufficiale, il 20 gennaio 2019, di un accordo da 350 milioni di euro tra il governo egiziano e la Bei. Il progetto mira a ristrutturare i binari ferroviari e a modernizzare le stazioni, ma anche a cambiare il sistema di segnalamento e il sistema di controllo centralizzato. Si prevede che garantirà un notevole risparmio di tempo agli utenti e fornirà una capacità aggiuntiva per soddisfare una domanda crescente che altrimenti verrebbe assorbita da mezzi di trasporto meno ecologici. Al finanziamento della Bei si sono aggiunti anche quelli della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo Bers (250 milioni) e dell’Agenzia francese per lo sviluppo (50 milioni), mentre 145 milioni saranno finanziati localmente anche grazie a una nuova politica tariffaria. Nel maggio 2018, l’Egitto ha deciso di aumentare i prezzi dei biglietti sulla base di un nuovo sistema di suddivisione in zone, citando la necessità di raccogliere fondi per lo sviluppo delle infrastrutture. La seconda fase dell’ammodernamento prevede l’acquisto di 32 treni nuovi.
Ma non è tutto. La Bei ha già messo sul piatto quasi un miliardo anche per le altre due linee. In particolare, sono attesi 600 milioni per l’estensione della 3.