Abu Dhabi e Hub71, il nuovo polo tecnologico per attrarre le start up
10 Aprile 2019

Gli Emirati Arabi Uniti puntano sull’innovazione per diversificare ulteriormente l’economia e gettano le base per diventare la Silicon Valley del Medio Oriente. Il governo ha annunciato la creazione di un polo tecnologico ad Abu Dhabi e incentivi monetari per attirare start up e venture capitalist, cercando di trasformare la capitale emiratina in destinazione preferenziale per le aziende tech.
Chiamato Hub71, come l’anno di istituzione degli Emirati Arabi Uniti, il polo offrirà un ambiente dinamico per l’innovazione e l’imprenditorialità e metterà a disposizione 367 milioni di dollari di investimenti in fondi e start-up nel suo primo ciclo quinquennale.
Il nuovo hub tecnologico sarà situato su quattro piani di un edificio nel distretto finanziario della capitale.
Attingendo anche al programma governativo Ghadan 21, una serie di misure di stimolo all’economia dal valore di 13,6 miliardi di dollari, Hub71 potrà offrire anche incentivi finanziari alle start up, comprese licenze scontate, spazi per uffici, abitazioni residenziali e assicurazioni sanitarie. In particolare, offrirà sussidi alle start up, compresi sussidi al 100 % per le abitazioni, uffici e polizze sanitarie per un massimo di cinque impiegati a tempo pieno per due anni e sussidi fino al 50% per tre anni per aziende tecnologiche tra sei e 25 impiegati a tempo pieno.
Per la prima volta, Hub71 riunirà tre pilastri fondamentali, essenziali per il successo dell’ecosistema tecnologico di Abu Dhabi: fornitura di capitale, fattori abilitanti e partner strategici. Abu Dhabi Global Market (Adgm) sarà il punto di riferimento e la casa per Hub71
Abu Dhabi punta a essere la porta di accesso a mercati emergenti come l’India, la Cina e l’Africa, ma anche ai mercati consolidati in Europa e Nord America. Gli Emirati Arabi Uniti si sono classificati 26 esimi a livello mondiale e terzi nella regione Mena nel 2018 nel Global Entrepreneurship Index e puntano a salire in classifica. Finora, il 93 per cento delle start-up presenti nel Paese ha sede a Dubai. Secondo gli studi intrapresi alla vigilia della riunione dell’Annual Investment Meeting che si è tenuto a Dubai dall’8 al 10 aprile, oltre i due terzi delle start-up negli Eau, circa il 69 per cento, sono attive nell’e-commerce, nelle infrastrutture e nel software. Di questi, il 52 per cento sono imprese Business to Consumer e il 93 per cento ha sede a Dubai.
Nel 2018 sono stati effettuati 366 investimenti in startup con sede nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa (Mena) pari a 893 milioni di dollari di finanziamenti totali, secondo un rapporto della piattaforma di avvio MAGNiTT pubblicato a gennaio. L’aumento degli investimenti rispetto al 2017, in cui erano stati investiti 679 milioni di dollari, è pari al 31 per cento. Il numero di operazioni è aumentato del 3 per cento su base annua.