Responsabilità degli enti (D. Lgs. 231/2001), reati tributari e autoriciclaggio: quali prospettive all’orizzonte
Novembre 2019

In data 6 luglio 2019 è scaduto il termine per il recepimento della Direttiva PIF che chiede agli Stati membri di introdurre sanzioni a carico delle persone giuridiche riconosciute responsabili di gravi frodi IVA. La Legge di Delegazione europea 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 18 ottobre 2019, stabilisce che il Governo debba integrare le disposizioni del d.lgs. 231/2001 “prevedendo espressamente la responsabilità amministrativa da reato delle persone giuridiche anche per i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea”.

Rimane, tuttavia, da chiarire quali debbano essere le condotte rilevanti come frodi IVA ai fini della responsabilità “231” dell’ente. In ogni caso, l’impegno da parte delle imprese e degli enti nell’aggiornamento ed integrazione del modello di organizzazione 231 si preannuncia notevole; ciò anche perché, da ultimo, in attesa dell’adeguamento della normativa, è stato approvato il Decreto Legge Fiscale (D.L. 26 ottobre 2019, n. 124) che, unitamente ad altre modifiche alla disciplina dei reati tributari, ha inserito il reato ex art. 2 del D. Lgs. 74/2000 tra i reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti.

L’analisi è disponibile nel documento pubblicato qui.