La nuova disciplina europea in tema di ristrutturazione preventiva e insolvenza
Luglio 2019

Il 26 giugno 2019 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva UE 2019/1023 del Parlamento Europeo e del Consiglio “riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l’esdebitazione e le interdizioni e le misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione

La Direttiva – alla quale gli Stati membri dovranno dare attuazione entro il 17 luglio 2021 – è l’ultimo intervento delle istituzioni comunitarie in materia di diritto delle crisi d’impresa e di procedure di insolvenza.

La Direttiva non introduce una completa armonizzazione del diritto europeo della crisi d’impresa, in quanto la nozione di ristrutturazione contenuta nella Direttiva fa chiaramente riferimento alle operazioni di ristrutturazione che mirano alla continuità dell’attività d’impresa.

Ad ogni modo, persegue cinque principali obiettivi distinti fra loro anche se collegati:

(i)    strumenti di allerta che consentano agli imprenditori di rendersi conto del peggioramento della loro situazione finanziaria e della sussistenza di situazioni di potenziale crisi/insolvenza;

(ii)   quadri di ristrutturazione preventiva idonei a consentire agli imprenditori in stato di crisi di ristrutturare tempestivamente, rapidamente ed efficacemente il proprio indebitamento;

(iii)  specifici doveri di comportamento da parte dei dirigenti di società in crisi;

(iv)  rapide ed efficaci procedure di esdebitazione; e

(v)   strumenti di miglioramento dell’efficienza delle procedure di insolvenza.

Il nostro Focus Team Crisi aziendali e ristrutturazioni del debito analizza le principali disposizioni della Direttiva, fornendo una preliminare valutazione circa la conformità del CCI ai principi e le disposizioni di cui alla Direttiva medesima nel documento disponibile qui.