L’Africa, i social media e la trasformazione dell’e-commerce
28 Marzo 2018

La piccola impresa in Africa passa (e si sviluppa) sempre di più attraverso il web, anzi tramite i social media. Secondo il rapporto “Digital in 2018”,  sulle capacità digitali realizzato da due società del settore, We Are Social e Hootsuite, i Paesi africani hanno registrato un aumento del 12% negli utenti di social media attivi, arrivando a 191 milioni l’anno scorso. Di questi, gli utenti mobili rappresentavano 172 milioni, la maggior parte dei quali utilizza soltanto due piattaforme di proprietà di Facebook: WhatsApp e Messenger. WhatsApp è la piattaforma più popolare del continente, mentre Facebook Messenger è utilizzato principalmente in Nord Africa, Somalia ed Eritrea.

WhatsApp sembrerebbe, quindi, il mezzo per guidare l’utilizzo di Internet in Africa, ma anche la chiave per i business come il commercio elettronico. In Zimbabwe, sulla app è transitata circa la metà di tutti i dati di Internet l’anno scorso. Sia i servizi over-the-top di Facebook che quelli di WhatsApp hanno causato un calo della crescita dei ricavi da dispositivi mobili. Inoltre, Facebook ha recentemente lanciato WhatsApp Business, un’application “standalone” rivolta a proprietari di piccole imprese in Africa, India e Brasile. I rivenditori di e-commerce lo utilizzano anche per coinvolgere i clienti, eseguire i resi e gestire le consegne non riuscite.

L’utilizzo crescente delle piattaforme digitali è dovuto all’aumento dell’accesso a Internet. Da gennaio 2017, la penetrazione del web in Africa è aumentata di oltre il 20% e raggiunge oltre 73 milioni di persone in più. Il continente ha anche registrato i tassi di crescita più rapidi a livello globale, con gli utenti del Mali in crescita di quasi sei volte e più del doppio in Benin, Sierra Leone, Niger e Mozambico. L’ottimismo digitale, cioè la percentuale di una popolazione che ritiene che le nuove tecnologie offrano maggiori opportunità rispetto ai rischi, è in aumento specialmente in Nigeria (80%), Kenya (72%) e Sud Africa (66%).

Gli esperti sostengono che il continuo miglioramento dell’offerta e le connessioni ad alta velocità siano essenziali per mantenere la crescita e sostenere l’economia in generale. Tra gli investitori stranieri più attivi nel settore ci sono – ancora una volta – i cinesi. In Zimbabwe, la società cinese ZTE sta valutando l’ipotesi di aprire un ufficio ad Harare per iniziare a introdurre la fibra ottica nell’ex colonia britannica e portare il 4G e il 5G. “Vediamo grandi prospettive, siamo consapevoli che al momento ci sono difficoltà, ma crediamo siano a breve termine – ha detto il chief operating officer Huang Dabin – e tra fibra ottica e tecnologie mobili è possibile realizzare investimenti per oltre un miliardo di dollari”. ZTE sta già lavorando con la compagnia di telefonia fissa locale Telone per espandere la struttura di rete.

L’Etiopia è uno degli ultimi Paesi africani ad avere ancora un monopolio di Stato nel settore delle telecomunicazioni ed era finora rimasta indietro rispetto ad alcuni Paesi vicini nell’estensione del 4G, che offre una velocità maggiore consentendo agli utenti di navigare in Internet più facilmente ed eseguire applicazioni complesse. Ma sta recuperando. Infatti, Ethio Telecom (www.ethiotelecom.et/) è ora il maggiore operatore mobile del continente. Con oltre 57 milioni di abbonati ai cellulari a novembre 2017, Ethio Telecom ha battuto MTN Nigeria per diventare il più grande in Africa per la sua base di clienti mobili. La copertura del servizio mobile è arrivata all’85 per cento. La società ha anche migliorato la qualità dei servizi, aggiornando la rete 2G al 3G in tutte le regioni del Paese e portando il 4G di ZTE ad Addis Abeba.