Il Ministero egiziano per gli Investimenti emana un decreto per mitigare gli effetti negativi della fluttuazione della lira egiziana
31 Marzo 2017

Il Ministero egiziano per gli Investimenti ha emanato un decreto per mitigare gli effetti negativi della fluttuazione della lira egiziana. Il commento di Riccardo Bicciato, local partner al Cairo.

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A seguito della libera fluttuazione della lira egiziana a partire dal 3 novembre 2016 e della conseguente alterazione dei valori in valuta delle attività e delle passività, le aziende hanno registrato profitti o perdite straordinari.

Tra i settori maggiormente toccati dalla fluttuazione, figurano quello delle costruzioni (EMAAR Egypt ha registrato perdite per 83.6 milioni di Lire egiziane in valuta estera e Arabian Cement per 81.1 millioni), quello delle telecomunicazioni (Orange Egypt ha registrato perdite per 2.27 miliardi di Lire egiziane) e l’industria alimentare (Edita ha registrato perdite per 203.8 milioni di Lire egiziane).

Per far fronte alla svalutazione della Lira, il Ministero egiziano per gli investimenti ha emanato un decreto* che aggiunge un addendum temporaneo al Principio Contabile egiziano n.13 in base al quale sono riconosciute le differenze di cambio nei prospetti contabili (paragrafo 28).

Le aziende possono continuare a registrare nei loro Conti Economici le differenze nei valori in valuta derivanti dalla fluttuazione, ma grazie al decreto possono anche considerare le seguenti alternative:

– le passività in valuta estera legate a immobilizzazioni, investimenti immobiliari, attività immateriali (avviamenti esclusi), attività di esplorazione e rivalutazione acquisite prima della fluttuazione possono essere incluse nel costo di acquisizione degli asset correlati;

– le differenze di debito/credito nei conti finanziari (registrati in valuta estera alla data della fluttuazione) derivanti dalla fluttuazione possono essere riconosciute nel Conto Economico; oppure

– modificare il valore di una o più categorie delle proprie immobilizzazioni, attività immateriali, attività di esplorazione e rivalutazione registrate nei bilanci ai loro valori storici. Per modificare i valori, è necessario utilizzare un fattore (aggiustato in modo da tenere conto della differenza di inflazione di tale periodo) che rifletta la variazione del tasso di cambio alla data della fluttuazione.

Il decreto è entrato in vigore il 16 febbraio 2017 e, come detto sopra, è temporaneo. Infatti, secondo la sezione “definizioni”, l’addendum si applica solo ai bilanci dell’esercizio (o parte di  esso) che iniziano alla data della fluttuazione o prima di essa (3 novembre 2016).

Sta ora alle singole aziende il compito di valutare attentamente, da una prospettiva contabile, se è più vantaggioso per loro applicare le norme standard oppure una delle alternative offerte dal decreto.. Tutti gli aspetti contabili tecnici relativi all’applicazione delle alternative sono descritti in dettaglio nell’addendum al decreto.

* Il Decreto del Ministero degli Investimenti n. 16 del 2017 ha aggiunto un addendum dal titolo “Gli effetti delle variazioni nei tassi di cambio” al Principio Contabile egiziano n.13 (pubblicato nel n. 38 della Gazzetta egiziana del 15 febbraio 2017). I Principi Contabili sono stati emessi con il Decreto N. 110 del 2015 del Ministero per gli Investimenti.